Marienlieder op. 22

J. BRAHMS (1833-1897)        Marienlieder op. 22

Note introduttive, testi e traduzioni a cura di Giovanni Duci

I testi dei Marienlieder (canti di Maria) sono tratti da Des Knaben Wunderhorn (Il corno meraviglioso del fanciullo), raccolta di poesie e canti popolari tedeschi (1806-1808) curata da Ludwig Achim von Arnim e Clemens Maria Brentano.  Scritti da un Brahms poco più che ventenne, i Marienlieder sono una raccolta di sette composizioni per coro a cappella di straordinaria bellezza, che rappresentano un omaggio alla figura di Maria, vista come una ragazza qualunque, eletta da Dio a compiere il mistero dell’Incarnazione.  Brahms per molti anni della sua vita fu direttore di varie formazioni corali; tale ruolo rappresentò una preziosa occasione per imparare a scrivere per le voci. Fin dalle prime composizioni per organici vocali diede pregevoli frutti musicali, grazie alla sua ricca vena melodica e alla capacità di formare impasti armonici e timbrici di rara bellezza, perfettamente consoni con l’organico prescelto.

Il linguaggio romantico predominante nei Marienlieder restituisce all’ascoltatore pagine di profonda spiritualità, che bene si confanno alla figura della Madre di Cristo. Ma non mancano attimi di genuina semplicità e spensieratezza, più tipiche di un mondo semplice e popolare, dove lo spirito si riflette nella bellezza e leggiadria della natura o degli eventi della quotidianità.

Der englische Gruss il saluto dell’angelo, primo brano della raccolta, coglie il momento dell’annunciazione in un clima di estrema dolcezza, che attenua persino il turbamento di Maria; con immagini suggestive Brahms sembra dipingere un affresco del dialogo fra l’angelo e la Vergine.

1.      Der englische Gruss

 “Gegrüsset Maria, du Mutter der Gnaden!”
So sangen die Engel der Jungfrau Maria
in ihrem Gebete, darinnen sie rang.

“Maria du sollst einen Sohn empfangen!
Darnach tun Himmel und Erde verlangen,
dass du die Mutter des Herren sollst sein”.

“O Engel, wie mag ich das erleben?
Ich habe mich noch keinem Manne ergeben
in dieser weiten und breiten Welt”.

Wie Tau kommt über die Blumenmatten,
so soll dich der heilige Geist überschatten,
so sollt der Heiland geboren sein.

Maria, die höret solches gerne,
sie sprach: “Ich bin die Magd des Herren,
nach deinem Worte geschehe mir”.

Die Engel nun sinken auf ihre Knie,
sie sangen alle Maria den Lobgesang!

1.    Il saluto dell’angelo

“Ave Maria, madre di grazia!”
Così cantavano gli angeli alla Vergine Maria
in preghiera, interiormente affannata.

“Maria, concepirai un figlio!
Cielo e terra comandano
che tu sia la madre del Signore”.

“O angeli, come ciò può avvenire?
Non ho ancora incontrato uomo
in questo largo e vasto mondo”.

Come la colomba scende sui fragili fiori,
così scenderà su di te lo Spirito Santo,
e da te nascerà il Salvatore.

Maria, ascoltando lieta,
disse: “Sono l’ancella del Signore,
sia fatto di me secondo la tua parola”.

Gli angeli allora s’inginocchiarono,
tutti cantavano l’inno di lode a Maria!

Marias Kirchgang offre uno stralcio di vita quotidiana e di fede genuina. Un raggio di ironia penetra il dialogo fra i due protagonisti, in una sonorità eterea, sospesa, quasi irreale, ricercata da Brahms nel languore della tonalità minore (che tornerà negli ultimi due versi della composizione), attraverso la divisione delle voci femminili e l’assenza dei bassi. La seconda parte appare più gioiosa ed esultante (Als sie wohl…): la tonalità è maggiore e il coro torna al completo.

 2.      Marias Kirchgang

Maria woll’t zur Kirche gehn,
da kam sie an den tiefen See.
Als sie wohl an den See hinkam,
der Schiffmann jung stand fertig da.

“Ach, Schiffmann, schiff mich über das Meer,
ich geb’ dir was dein Herz begehrt”.
“Ich schiffe dich wohl über das Meer,
wenn du willst meine Hausfrau sein”.

Soll ich erst deine Hausfrau sein,
viel lieber schwimm’ich über das Meer”.
Als sie wohl in die Mitte kam,
singen alle Glöcklein zu läuten an.

Sie läuten gross, sie läuten klein,
sie läuteten wohl alle zugleich.
Maria kniet auf einen Stein,
dem Schiffmann sprang sein Herz entzwei.

1.      Viaggio di Maria alla chiesa

Maria voleva andare alla chiesa,
arrivò a un mare profondo.
Quando giunse proprio alla riva,
lì pronto stava il giovane traghettatore.

“Ah, marinaio, portami al di là del mare,
ti darò quel che il tuo cuore desidera”.
“Ti porto al di là del mare,
se diventerai la mia massaia”.

“Se devo essere la tua massaia,
preferisco attraversare il mare a nuoto”.
Come ella giunse in alto mare,
si misero a suonare tutte le campane.

Suonano a rintocchi forti e piccoli,
suonano a distesa tutte insieme.
Maria si genuflette su una roccia,
al traghettatore si spezzò in due il cuore.

Fra le righe di Marias Wallfahrt si contemplano alcuni istanti della passione di Cristo. La conclusione del brano (Daran soll man bedenken… ) è una sorta di corale, che, secondo l’uso protestante, commenta i versi precedenti con una riflessione rivolta a tutti i credenti.

3.  Marias Wallfahrt

Maria ging aus wandern,
so fern ins fremde Land,
bis sie Gott den Herren fand.

Sie hat ihn schon gefunden
wohl vor des Herodes Haus,
er sah so betrüblich aus.

Das Kreuz, das musst’ er tragen
nach Jerusalem vor die Stadt,
wo er gemartet ward.

Was trug er auf seinem Haupt?
Ein’ scharfe Dornenkron’;
das Kreuz, das trägt er schon.

Daran soll man bedenken,
ein jeder jung or alt,
dass das Himmelreich
leidet Gewalt!

3. Il pellegrinaggio di Maria

Maria uscì peregrinando
In paese lontano e straniero,
finché incontrò il Signore Iddio.

Lo ha proprio incontrato
Davanti alla casa di Erode:
pareva così rattristato.

La corce, che dovette portare
a Gerusalemme fuori città,
dove venne martoriato.

Che aveva in capo?
Una pungente corona di spine:
la croce, già la porta.

Tenga ben conto ognuno,
giovane o vecchio,
che il regno dei cieli
patisce violenza!

Der Jäger è una seconda annunciazione, che conduce in ambientazione campestre, una scena di caccia; nel baldanzoso incedere ritmico-melodico, si assiste al riecheggiare di corni in lontananza, rievocato da Brahms con intervalli melodici tipici degli strumenti da caccia per eccellenza: i corni appunto.

4.       Der Jäger

Es wollt’ gut Jäger jagen,
wollt’jagen von Himmelshöhn;
was begegn’t ihm auf der Heiden?
Maria, die Jungfrau schön.

Der Jäger, den ich meine,
der ist uns wohlbekannt,
er jagt mit einem Engel,
Gabriel ist er genannt.

Der Engel blies sein Hörnlein,
das laut’ sich also wohl:
“Gegrüsst seist du, Maria,
du bist aller Gnaden voll!

Gegrüsse seist du, Maria,
du edle Jungfrau fein!
Dein Schoss soll hegen und tragen
ein Kindlein zart und klein,
das Himmel und auch Erden
einmals wird nehmen ein”.

Maria, die vielreine,
fiel nieder auf ihre Knie,
dann sie bat Gott von Himmel,
sein Will’ geschehen soll.

Dein Will, der soll geschehen
Ohn sonder Pein und Schmerz.
Da empfing sie Jesum Christum
In ihr jungfräundlich Herz.

4. Il cacciatore

Voleva cacciare il buon cacciatore
Voleva cacciare dall’alto del cielo;
chi incontra nella landa?
Maria, la Vergine bella.

Il cacciatore, che intendo io,
ci è ben noto;
va a caccia con un agelo,
Gabriele è chiamato.
L’angelo soffiò nel suo cornetto,
che suona proprio così:

“Ave Maria,
piena di grazia!
Ave, Maria,
vergine nobile e gentile!

Il tuo grembo custodirà e porterà
un bimbetto tenero e piccino
che cielo e terra
uniti accoglieranno”.

Maria, la purissima,
si genuflesse,
poi pregò Dio dal cielo,
sia fatta la sua volontà.

La tua volontà viene fatta
senza alcuna pena e sacrificio;
perciò ella accolse Gesù Cristo
nel suo cuore immacolato.

Ruf zur Maria contiene un’intensa preghiera rivolta alla Madre celeste e lascia trapelare la sensibilità romantica del compositore: tutto nel linguaggio musicale concorre a trasmettere vivide suggestioni emotive. La terza strofa percorre ambiti armonici e melodici nuovi rispetto alle strofe precedenti, ma tutte e tre  sono scandite dalla preghiera umile e accorata del credente: bitt’ für uns, Maria.

5. Ruf zur Maria

Dich, Mutter Gottes, ruf’ wir an,
bitt’ für uns, Maria!
Tu’ uns in Ängsten nicht verlan,
Jesum, dein Sohn, der Not ermahn,
die er um menschlich Geschlecht wollte han,
bitt’ für uns, Maria!

Dass wir vollkommen werden gar,
bitt für uns, Maria!
Leib, Ehr’ und Gut auf Erd’ bewahr’,
dass wir in Zeit viel guter Jahr’
dort leben mit der Engel Schar,
bitt’ für uns, Maria!

Du bist der Brunn, der nicht verseicht,
bitt’ für uns, Maria!
Dass uns der heilig Geist erleucht
zu wahrer Reu und ganzer Beicht!
Jesus, dein Sohn, dir nicht verzeicht,
bitt’ für uns, Maria!



5.    Invocazione a Maria

T’invochiamo , Madre di Dio,
prega per noi, Maria!
Non abbandonarci negli affanni,
allevia la pena a Gesù tuo figlio
che volle soffrire per il genere umano,
prega per noi, Maria!

Che diventiamo perfetti,
prega per noi, Maria!
Corpo, onore e bene preserva sulla terra,
sicché dopo lunghi anni fortunati
sia dato vivere là con la schiera degli angeli,
prega per noi, Maria!

Tu sei la sorgente che non inaridisce,
prega per noi, Maria!
Che lo Spirito Santo ci illumini
a vera penitenza e confessione completa!
Gesù, tuo figlio, a te nulla nega,
prega per noi, Maria!

Nella prima parte di Magdalena, composizione dedicata alla visita pasquale di Maria alla tomba di Cristo risorto,  il clima mesto, quasi una marcia funebre, lascia trasparire le sonorità della tradizione musicale ungherese, tanto cara al compositore di Amburgo, che lo ritrasse nelle sue celebri Danze. Nella seconda parte di ogni strofa il riferimento al risorto anima il linguaggio musicale che alterna in un continuo divenire armonie tese e intense, come in un fluttuante caleidoscopio sonoro.

5.    Magdalena

An dem österlichen Tag
Maria Magdalena ging zu dem Grab;
was fand sie in dem Grab stehn?
Einen Engel wohlgetan.

Der Engel grüsst sie in der Zeit:
“Den da suchet das vielselige Weib,
er ist erstanden von dem Tod,
den du salben wolltest”.

“Maria!” ruft er ihr zu halt,
da erkennt sie ihren Heiland,
sie sah in aller der Gebärde,
sann er ein Wärter wäre.

6.    Maddalena

Nel giorno di Pasqua
Maria Maddalena andò al sepolcro;
chi trovò in piedi nel sepolcro?
Uno splendido angelo.

L’angelo la saluta all’istante:
“Colui che qui viene a cercare
la beatissima donna, è risorto da morte
quegli che tu volevi ungere”.

“Maria!” le grida per fermarla,
sì ch’ella riconosce il suo Salvatore;
da tutti i suoi gesti
aveva pensato che fosse un guardiano.

Il corale Marias Lob conclude la raccolta dei Marienlieder e celebra la santità di Maria con attributi altisonanti che la pongono al di sopra di tutte le bellezze terrene. L’enfasi poetica è sottolineata dai continui slanci melodici che mantengono il linguaggio musicale in sonorità ricche e smaglianti.

6.    Marias Lob

Maria, wahre Himmelsfreud’,
der Welt Ergötzlichkeit!
Wer wollt’ dich nicht lieben?
Du stehst mir geschrieben,
ja mir gegraben
mit tiefen Buchstaben
in meinem Herzelein!

Wie schmelzet ein Karfunkelstein
im Lorbeerkränzelein,
so geht es mir eben,
mein’ Seel’ und mein Leben
vor Lieb’ sich zertrennen
und in sich verbrennen
bei deinem Nennen!

Der ganzen Schöpfung reiche Zier
vergleicht sich nicht mit dir.
Es dürfen die Blumen
ihr’ Schönheit nicht rühmen,
sie müssen sich schämen,
du tuest benehmen
all’ ihre Zierlichkeit.

Des Himmels Sternenangesicht
und aller Sonnen Licht,
samt Edelgesteinen,
sie dürfen nicht scheinen,
die Perlen, Korallen,
Gold, Silber, sie fallen
vor dir in Finsternis.

Maria, o mein’ höchste Freud’,
die Welt ist mir verleidt,
ich suche zu sterben;
du woll’st mir erwerben
nur Gottes Gnaden,
auf höheren Pfaden
so scheid’ ich fröhlich hin.

7.     Lode a Maria

Maria, vera gioia celeste,
diletto del mondo!
Chi non vorrebbe amarti?
Tu mi sei scritta,
anzi scolpita
a grandi lettere
nel mio cuoricino!

Come ben si fonde un rubino
in una coroncina d’alloro,
così proprio mi capita:
la mia anima e la mia vita
per amore si dividono
e in sé stesse ardono
soltanto a nominarti!

La ricca leggiadrìa di tutto il creato
non può confrontarsi con te.
Non possono i fiori
glorificare la loro bellezza,
debbono provar vergogna;
tu fai venir meno
ogni loro grazia.

L’intera volta celeste
e la luce di tutte le stelle
insieme alle pietre preziose
non potrebbero brillare,
le perle, i coralli,
oro e argento cadono
di fronte a te nell’oscurità.

Maria, mia suprema gioia,
ho in avversione il mondo,
cerco di morire;
solo se tu volessi ottenermi
grazia da Dio,
per più alti sentieri
trapasserei lieto.

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